DURERÀ ?

Bene. Facciamo il punto.

In questi mesi ho visto il mondo impazzire, dal vicino ai controllori della metro a mia madre e mio padre. Qualcuno sembra proprio volerci gettare faccia nel fango in una nuova tenebra totalitaria. E questo avviene, come sempre, perché l’uomo medio lascia fare. Accetta. Non realizza. Lascia tanto fare, l’uomo medio della Crisi Sanitaria, che è praticamente un Uomo dito-medio. A giudicare dai sentimenti che suscita quando si mette a dare lezioncine su quello che bisogna fare e pensare e rispettare.

 Il mio vecchio amico Beppe, che mi ha fatto venire l’idea del blog, alla fine non mi ha mai mandato affanculo – come temevo, per essere stato citato pubblicamente come musa ispiratrice. Ma non si è neanche abbonato. Vero è che l’idea del blog me l’ha suggerita a sua insaputa, forse perfino suo malgrado – lui che non legge altro che le etichette sui prodotti – e ne va fiero.

Che devo pensare? Sono ormai mesi che “confino” (con la follia? Suggerisce mio marito Tre passando alle mie spalle e leggendo a tradimento lo schermo). Mesi che confino, deconfino, sconfino, coprofuoco, riconfino. E mesi che scrivo.

La mia gommosa totem, un grande puffo Haribo che non mangio perché ho scoperto alla seconda settimana di confino che potevo intrattenere con lui edificanti conversazioni da confino, dice che dovrei uscire comunque. Non pensare solo a scrivere. E che la mia impresa di scrittura è votata al fallimento.

Dice che sarebbe meglio che lo fosse. E questo per le sorti del pianeta. Non che io non scriva bene, mi ha spiegato, non che non sia divertente, o originale. Ma un blog sulla Pandemia, è destinato a non interessare più nessuno nel momento in cui la pandemia prende fine. E si spera, si spera profondamente che la pandemia prenda fine, il più presto possibile. O no?, mi ha ingiunto Grande Puffo d’un balzo del suo sopracciglio gelatinoso.  Non sarò mica così viziosa e assetata di gloria da desiderare che continui semplicemente per avere spunti di scrittura...e notorietà?.

No no, non lo sono. Grande Puffo ha ragione. Quando la Pandemia finirà, il mio blog pure. Bisogna che finisca. Assolutamente. E la mia scrittura? Durerà, quella?

E io? Durerò?

L’altro giorno ho telefonato alla zia Rosy, la mia amata zia totem, che però è una fervente testimone di Geova (sempre che ci siano testimoni di Geova non ferventi...) e in quanto tale rifiuta con ribrezzo qualsiasi totem, statua, immaginetta, riproduzione adoratoria, bambola voudou e fattucchio idolatriaco. La fervente zia Rosy mi ha dato la Risposta.

“No. Tu non durerai, Due”

Lé.

“Geova soltanto durerà in eterno”.

“Vabbè, ma siamo in una botte di ferro... Perché Geova... Ci ama... Vero zia?”

“Certo, ma... La domanda giusta è... Noi lo amiamo?”

“Bè...”

“Voglio dire, cara, lo amiamo abbastanza da conformare tutta la nostra vita al suo Volere?”

“Credo di sì. Insomma... Io sì”.

“E allora tecnicamente siamo in una botte di ferro. Tu non durerai Due. Né io, né nessuno di noi, probabilmente. Non durerai... Ma ritornerai. Ritorneremo tutti”

“Eh che bello zia...”

“Non è vero?”

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