Viste Le CircoStanze

Cercavo lo spray anticalcare in cucina
è dura quando ci si mette anche il calcare. 

Non lo trovavo, non ci vedevo niente,
hai acceso la luce per me
Anche se non mi parlavi.
Mi hai raccolto una fragola bagnata
Che mi era caduta di mano.
Mi hai detto “Vorrei che tornassi
A dormire con me”, dopo così poco tempo.

Viste le circo-stanze
Direi che tu mi ami, mi ami proprio.

Ho fatto troppo poco riso 
ne faccio sempre o troppo poco o troppo troppo - e tu
me ne hai lasciato un po’ ugualmente
In fondo alla scodella. Viste le circostanze
Mi vuoi sempre, mi vuoi ancora, mi vuoi lo stesso.

Hai detto ai bambini “Ascoltate mamma”
Anche se tu, di tuo, mi avresti
Sbattuta per strada
Piuttosto che ascoltarmi.

Allora, e viste le circo-stanze,
Direi che tu mi ami, mi ami proprio.

Mi parli dei miei testi, dei miei dubbi, dei miei innesti
Continui inconcepibilmente a preoccuparti ch’io fiorisca
Faccio così le cose sbagliate al momento sbagliato
Che alla fine diventano quasi giuste.
Ma lo so, sei solo tu
Che le hai prese sbagliate
E trasformate in giuste.

Ed io resto, con la vergogna indiscutibile del torto
Addosso, come la cacca attaccata alle scarpe.

Gesù non ce lo aveva detto,
ma la colpa, ma il perdono, ...
son tutta una questione di vergogna
Di reputazione. Lui ha fatto il figo sulla croce e via.

Qui sotto, se perdoni, fai sempre la figura del cretino.
Tutti tranne te, che mi hai già perdonata (di non aver creduto
che tutto puo' succedere a tutti).

Ma tutto vuol dire tutto, anche il meglio che non ho ancora fatto,
l'amore di cui non ti ho ancora amato.
E, viste le circo-stanze,
Direi che anch'io ti amo, ti amo proprio.

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