IL VIRUS NON SI DISCUTE
Ebbene. Adesso
che di poesia ne abbiamo fatta, direi di concentrare le nostre riflessioni da
confino (Confinsioni? Confessioni?) a questioni di natura pratica.
Mi pare di capire
che si puo’ comprare solo cibo.
Fino a fine
confino.
Che non si sa
quando finirà.
Ma io dico.
Potenti. Non sapete che l’uomo non vive di solo pane?
E nemmeno di solo
strofinamento di culo con la carta igienica, vive, l’uomo.
Nemmeno l’Homo Confinans.
Questo è un
ennesimo segnale dell’insanabile clivage che separa voi Potenti da noi Homines
Confinantes. Cioè, voi non avete la minima ideuzza di chi siamo, di cosa
vogliamo e di quali sono i beni che reputiamo assolutamente necessari alla
nostra sopravvivenza.
Il popolo ha
fame? Lasciategli aperti gli Iper. Lasciategli l’alcool. Le sigarette. Se no ci
sbrocca.
MA chiudete i
reparti non alimentari.
Per chi ci avete
preso, per animali? Ebbene no! Ed ecco una
lista sintetica che ve lo proverà.
Punto primo) LA CANCELLERIA.
Lasciamo perdere puntine, colle, scotch, cose cosi. Non sono giorni da attaccarsi,
neanche in senso proprio, questo l’ho capito. Ma la carta? Le forbici? I COLORI CAZZO, I COLORI! E non è
solo questione di tenere occupati i pupi. È questione di
Weltanschauung. Di morale delle truppe. Pupe E adulte.
Poi punto due)
Stiamo pulendo tutti casa come colf del 3° Reich...E se ci si rompe lo
spazzettone? Se finiscono i sacchetti dell’aspirapolvere? Sarebbe la fine.
Ricordo bene quando sono rimasta a riflettere un’ora davanti allo scaffale
degli aspirapolveri da Darty, 8 anni fa, quando l’ho comprato. Sacchetto usa e
getta o sacchetto fisso? A saperlo allora, della pandemia...Vedi la vita?
Le mutande, punto
tre. Non è il mio caso, lo preciso, ma ci sarà sicuramente, su più di un
miliardo di confinati, qualcuno che è rimasto senza. Ho capito l’abbrutimento
domestico, ma insomma che farà? Lo so lo so vi state dicendo che se ci siamo
cuciti le maschere, non avremo problemi a cucirci pure le mutande.
Nella stessa
categoria, i pannolini. Noi per Boulette ci siamo ritrovati con 8 pacchi e
mezzo di Pampers taglia 4+, ma per pura fortuna.
Per non parlare
di sciampi, detersivi, deodoranti, bagnoschiuma....Mica possiamo fare tutto
tutto con il gel igienizzante, anche se questo adesso scorre a fiumi.
E se mi si rompe
la caffettiera. O la caldaia?
Lo so, Potenti,
siamo in guerra. Non lasciamoci ingannare da quel frigo mastodontico e da quel
divano proprio in mezzo alla trincea, che è tale e quale il nostro.
E so che un sacco
di Homines Confinantes pensano che esagero, che si puo’ fare a meno di tutte
queste cose. E avete ragione. La salute è più importante. Il Virus non si
discute. Quisquilie, i bisogni di una vita molle e normale! Come si puo’
pensare ancora a queste sciocchezze? E’ come se dicessi che il virus non è
abbastanza grave da rinunciare a tutto cio’.
E’ proprio questo che non mi
torna, Potenti.
Perché, capitemi
bene, a me non interessa non poter cambiare il sacchetto dell’aspirapolvere. O
il pennarello in mano a mio figlio. Manco il pannolino a mia figlia.
Sul serio,
posso restare serenamente senza sapone molto più a lungo di quanto voi possiate
umanamente sospettare.
E a mio figlio,
se voglio, posso far colorare intere Laniakee di mondi paralleli con ognuno la
sua civilizzazione e il suo ecosistema TUTTO DI UN SOLO COLORE, e senza atterramenti
di morale.
Ma avete
cominciato a dire che questo è solo il primo di una lunga catena di virus. E di
confini. Che questa pandemia qui sarà uno scherzo, un virus da ragazzi, in
confronto a quelle che verrannno. E ovviamente, neanche i prossimi virus si
discuteranno. Ci saranno solo i bravi che obbediscono, e i cattivi che mettono in
discussione.
Ecco, Potenti, io vorrei solo poter continuare a discutere. E
eventualmente, in un secondo tempo, tornare a comprarmi, ogni tanto, una
mutanda.
E per voi quali sono i beni fondamentali che non riuscite a trovare?
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