Oggi Stendo
Oggi stendo. Non nel
senso di stendere qualcuno, non sono mica Rocky. Non sono mai stata molto
forte. Stendo solo i panni.
Nel mio periodo survivalista,
quello, per capirci, delle noci saponarie, per bucati naturali al cento per
cento, sono riuscita a convincere mio marito ad appendere un filo da bucato in giardino.
È andato da Decathlon ed è tornato con una corda da scalata – contate su di
lui per convertire qualunque materia a uso agonistico, in arredo o utensile casalingo.
È stato cosi, fra l’altro, che abbiamo risolto il
problema delle scale senza parapetto. Abbiamo avvolto attorno allo scorrimano
beante una rete da calcio, ottenendo cosà un originale parafigli. Per non cedere al
panico da defenestrazione (descalazione?) della prole, visualizzo spesso Buffon
piantato davanti alle scale di casa mia, pronto a fermare i miei figli, per
quanto amino schiantarsi ad effetto contro la rete nei loro sfrenati parapiglia
ricreativi.
Oggi stendo, non
al tappeto, l’ho detto, ma al filo da arrampicata che era in offerta da Decathlon
a 9euro99cent. Suppongo che nessuno faccia più cordate di questi tempi che si
rischia la vita già andando a fare la spesa. Stendo nella
verzura, perbenista e soddisfatta di tutelare la natura risparmiando un inquinante
ciclo di asciugatore.
E all’improvviso
uccido. Sfascio, con un solo sadico colpo di bucato, una bellissima ragnatela,
capolavoro di architettura sacra naturale. Perché? Non lo so. La violenza
gratuita è sempre la più feroce. Anche lui però,
fissare dimora su un filo da bucato! (anche se prima era stato, è vero, una
fune da arrampicata). È tardi per chiedere scusa. La mia saliva non è
fatta per riparare i disastri della speculazione edilizia aracnide. Le macerie
di pizzo bavoso giacciono schiacciate per sempre sotto le mie federe bagnate.
“Ma lui poteva
andarsene a zonzo dove gli pareva!” esplodo all’improvviso con meschinità ,
stringendo il pugno e ingobbendomi in modo minaccioso dietro le lenzuola stese.
Ecco svelato a me stessa il motivo sotterraneo della mia turpe vendetta. Passando
ai body dei bambini, con la pochissima empatia che caratterizza la mia specie, riconosco
che non serve necessariamente essere forti per far male. Anzi. Basta essere incompetenti,
o distratti. Forse riesce anche molto meglio .
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