RICORDATI CHE DEVI STARE IN CASA! ... MO ME LO SEGNO, PROPRIO


Ah! Devo dire che questa bella parentesi lirica mi ha fatto bene.
 
Così adesso posso rimettermi a smadonnare con slancio rinnovato. Come quando torni a casa da una vacanza, e ti sembra tutto un po’ nuovo. A proposito di ricominciamenti...

Ho saputo che Macron rifarà un nuovo discorso, lunedì. Ci risiamo. Questo è “Ricomincio da capo”, con Bill Murray. Aridaje, signor Macron! Ancora un discorso. Visto come è andata a finire con l’ultimo, mi sto già grattando vigorosamente.

Subito dopo quel discorso, infatti, ho cominciato a rendermi conto che avevo il Covid.
 
Chissà che cosa ci vorrà mai dire, a Pasquetta. Capace che si prenda per l’Angelo del Lunedì. Dopo essere stato un Presidente della Domenica.

Ma no, la cosa bella di questo presidente, è che quando ti deve dire una cosa ti prepara, sparge in giro voci, sguinzaglia i suoi ministri sulle radio e le TV, e quelli giù a disseminare indizi tipo caccia al tesoro; cosicché, quando alla fine vedi lui dietro agli stucchi dorati dell’Eliseo, già te lo aspetti quello che ti sta per dire. No, non si puo’ certo dire che sia un uomo di sorprese (a parte la riforma delle pensioni fatta passare in fretta in fretta nel casino del confino ma quella non è sorpresa, è contrabbando). 

Ho interpellato Grande Puffo nella scatola Haribo, è un tipo saggio, mi fido di lui. 
Non mi ha risposto; ma ho capito da come è stato zitto, che, come tutti i tipi saggi d’altronde, lui non si puffa molto di politica. E comunque io lo so già cosa rivelerà Macron lunedì, da dentro all’uovo fabergé del suo palazzo presidenziale:
Ci dirà di contare. Io ve l’ho detto dall’inizio. 

Contate, confináti, contate, che io mi nascondo. Contate bene, contate tanto. Contate i giorni che mancano prima di...di...deconfinarvi in massa? Di tornare a prima? Ah no no, questo non sarà più possibile... Sarete i primi voi, o confináti, a implorare perché non torni tutto come prima. I primi voi, a voler essere tracciati. I primi voi a riferirci contenti quante fette di salame di Felino avete messo nel panino, e se il panino era rosetta o panbagnato. “Voi”, oddio, “voi”... “Quelli” di voi, cui saremo riusciti a fare più paura. E saranno quelli che ascolteremo. Gli altri....pfff.... e farà uno sbuffetto francese con le labbra, per lo sprezzo, e un ventaglietto con alcune dita, neanche tutte, per suggerire che se li porterà il vento.

Questo, dirà. E la mattina dopo, ricominceremo da capo.
Radio. Avviso di stare in casa. Canzoni agli infermieri. Servizio su gente che cuce maschere Avviso di stare in casa Pezzi di musicisti famosi in casa loro. Meteo sfavillante Avviso di stare in casa Servizio su gente che cuce camici Intervista con sportivi famosi che si allenano in casa loro. Avviso di stare in casa. Interviste ai bambini che balbettano teneri che se la passano benissimo, e che hanno un sacco di proposte geniali da fare al presidente. Avviso di stare in casa. Bollettini di ospizi dove parlano di vecchi che non se la passano benissimo, e avrebbero anche loro un sacco di cose da dire al presidente. Iniziative di solidarietà. Avviso di stare in casa. Furti di maschere e respiratori da parte del Governo alle Regioni. Iniziative dei capicondomini per far cacciare gli infermieri domiciliati nel loro condominio. Avviso di stare in casa. Ipotesi sul deconfino e sulla ripresa economica. Avviso di stare in casa. Bollettino dei morti, ricoverati, guariti, contagiati. Applauso sui balconi. Avviso di stare in casa. Meteo sfavillante. Notte. Risveglio. Radio. Avviso di stare in casa. 

Ma che farebbe Bill Murray, se oltre a dover ricominciare sempre la stessa giornata, fosse costretto a passarla in confino?
Almeno lui se ne poteva andare in giro come voleva. Ogni mattina trovava alla radio sempre la stessa canzone, ma era “I got you babe”, Dio Santo! Noi abbiamo “Alerte Coronavirus”, il messaggio molto tranquillizzante del ministero della salute francese – che sembra composto da Amadeus, senza voler offendere Amadeus. Ho anche pensato per un secondo e mezzo di mettermi a confrontare il testo di Sonny&Cher con quello del monito governativo che passa alla radio. Ma questa nobile iniziativa di letteratura comparata esigerebbe un tributo troppo alto in termini di integrità mentale.
Mmmmh...
Dopotutto non mi sono mai veramente considerata mentalmente integra:

Dunque. Un Sonny Bono innamorato e melenso guarda l’ammaliante indianona che era Cher prima delle follie chirurgiche, e attacca invitandola a “Put your little hand in mine “. “Metti la tua manina nella mia”.
Pronta risposta dell’ignoto attore del messaggio sul Covid (che per comodità dorinavanti chiameremo il Professore): “Evitate il contatto con altre persone. Applicate i gesti barriera”. Uno a zero per il Professore.
Ma Sonny è un sonnyatore, non demorde, e sbandiera: “There ain't no hill or mountain we can't climb”. “Non c’è collina o montagna che non possiamo scalare”.
La reazione perentoria del Professore non si fa attendere: “Restez chez vous. Se dovete uscire per ragioni fondamentali, munitevi della dichiarazione apposita, debitamente completata”.
Due a zero per lui. Sonny indietreggia, ma resiste: “I got you to kiss goodnight”. “Ho te per darti il bacio della buonanotte”. Cher si immischia e lo spalleggia: “I got you to hold me tight”. “Ho te da stringere forte”. Due pari, in un colpo solo. Flower Power.
Ma il Professore contrattacca truce: “Evitate baci e abbracci”. “Rispettate la distanza di sicurezza di 1 metro”. Passa a 4 in un colpo solo e vince. Führer Power. 

Mi sembra chiaro che Bill Murray stava messo meglio di noi ora.
Mi chiedo se il giovane Emmanuel Macron è mai andato in trip con le canzoni di Sonny & Cher. Mi dico che magari ci sorprenderà. Magari Brigitte gli ha scritto una poesia e ce la vuole leggere. 

Sapete, a pensarci bene, io non lo so cosa dirà Macron lunedì prossimo. Ma penso di sapere cosa gli risponderebbe Troisi.


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