Finch̩ Virus non vi Separi (o Seimila cose che odio di mio marito Рalcune anche da prima del confino)


Mi ricordo che prima del confino amavo mio marito. 
Ero disgustosamente convinta di aver sposato l’amore della mia vita. Ora non più.
Il fatto è che mio marito fa le spese da confino, e io parlo di lui come di “quel sant’uomo” che va a fare le spese da confino. 
Ora. Lo sappiamo tutti, che SE, una donna, definisce un’uomo, “sant’uomo”, questa donna è definitivamente NON innamorata di questo uomo. Lo sa anche Grande Puffo.
Potrebbe l’insofferenza coniugale essere annoverata fra i sintomi del Covid? O almeno fra gli effetti collaterali.

A pensarci bene, mi era già capitato, prima del confino, di biasimarlo un pochino, ma proprio una volta all’anno, debolmente, quasi con simpatia. Ricordo bene, per esempio, che non mi ando’ giù quella volta che mi persuase a vendere il mio fido giradischi. Promettendomene uno nuovo e più bello. Che non compro’ mai. 
O che gliene volli quando gli feci leggere Erica Jong e mi disse che era una pazza – non “pazza”, ma proprio “una pazza”. Quanto puoi esprimere di prevaricazione e misoginia con un semplice articolo indeterminativo piazzato li’... Ma insomma, la cosa finiva li’. Si perdona volentieri un articolo infelice all’uomo che ha accettato di passare la sua vita con la tua analisi logica.
Adesso, invece... Ma che cosa fa, vi chiederete voi, di male, il “sant’uomo”?

Ma niente.
Ripete ad alta voce le cazzate che sente dire alla radio, o i titoli degli articoli che legge su Internet, per sottolinearne l’assurdità. Con una punta di incredulità. Aspetta con pazienza che io entri in bagno e chiuda la porta per interpellarmi urlando sulla mia opinione al riguardo.

Insomma, ques’uomo ogni mattina sembra scoprire che viviamo in un mondo di coglioni. E dire che prima l’apparentavo a una  certa forma di seducente innocenza...Adesso ogni mattina, col caffè, devo fare i conti col pensiero “Ma perché cazzo si scandalizza?”.

E poi mi chiede costantemente se quello che ha cucinato mi piace, se l’arrosto che mi ha preparato è saporito. Se la vinaigrette ha abbastanza cumino. Almeno una volta al giorno mi precede a lavare i piatti. E non si muove dal lavandino finché non ha finito, nonostante le mie insistenze.

Prima pensavo fosse gentilezza. Ma ora il confino mi ha aperto gli occhi. Quest’uomo è insopportabile.

E mi dà i baci sul collo nonostante io continui a tossire (sul retro del collo, perché mica è scemo), lo trovo a fare flessioni in qualsiasi punto del pavimento e in qualsiasi momento della giornata, prende e si butta a terra li dov’è, senza preavviso, come una partoriente alla contrazione,e giù serie da venti, come le munizioni sparate da Rambo. Scende in cantina a contare le provviste, sale sul tetto a sturare la grondaia, sta trasformando il giardino nel villaggio di Maria Antonietta a Versailles. 

E le battute su me e il Covid, anche ai bambini.  “La mamma s’è beccata il Covid, bambini, hihihi...ma ce la farà, è forte, lo ucciderà”. C’è da dire che ha un pubblico facile: 

“E come lo ucciderà, papà? Come lo ucciderà?”

“Con una pittòla?” dice mia figlia di due anni (di cui devo ricordarmi di verificare la fonte delle conoscenze balistiche).

“Con una scorreggia” si diletta il sant’uomo “Gliela fa sulla testa, quando si china un attimo  per prendere qualcosa”. Il virus, si china un attimo...

Inventa sul momento reportage fittizi con nomi di corrispondenti e giornalisti improbabili...E io devo ascoltarlo blaterare che Karolyn Brackners, o Timothy Fraston, hanno scoperto la cura contro il Covid isolando una cellula di gas ricavata, nove volte su dieci, da una mia scorreggia. La stessa che ha suggerito a Vanessa Paradis la nota di partenza per la sua canzone sul Coronavirus.
E io, odio, odio in silenzio l’amore della mia vita.

L’altro giorno parlava con un collega. “Sai che Due ha il Covid? Mi sa che mi tocca cercarmi una nuova moglie. Sto valutando una cinese di Wuhan. Sai, per l’immunità”.
“Hai preso il Covid, Due,...Proprio quando ce l’hanno tutti...Ti facevo più originale...”
Ma insomma, ma chi ho sposato?

Lo so, sta cercando disperatamente di strapparmi un sorriso. Di sdrammatizzare. Di evitare traumi ai bambini. Non ce la fa più a sentire il terrorismo/buonismo/egocentrismo/idiotismo che ci stanno propinando da ogni dove. E la fa sempre lui, la spesona da confino. Ma resta il fatto che se avessi ancora il mio fido giradischi, la condizioni del mio confino sarebbero totalmente diverse!

Ed è francese. Madonna quanto è francese. Lo era già quando ci siamo sposati, lo so. Ma pensavo meno.

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