Tu Quoque Bruce


Non è il confino in sé, il vero problema. Le avversità ci sono sempre state, le epidemie pure... Il vero problema è quando quelli su cui contavi, a cui guardavi come un faro nella notte, come un porto nella tempesta, come una roccia incrollabile, i tuoi miti insomma, i tuoi miti fondatori, improvvisamente, beh, invece di fondare... fondono.

Fondono in modo avvilente, in modo perverso, contro proprio la natura delle cose, come... che so... come se il marmo del David di Donatello diventasse di colpo formaggio da fonduta... Sono uomini anche loro, che vuoi, Due. Ma hanno scelto il momento PEGGIORE per farcelo sapere. 

Parrebbe insomma che Bruce, Bruce “Born in di Iuessèi”, Bruce il cui livello di testosterone avrebbe potuto benissimo costituire una copertura vaccinale sufficiente contro il Covid, insomma Bruce Springsteen, abbia fatto un programma da casa sua, in confino. Ha salutato tanto tutti, ha lanciato un messaggio di speranza e ha messo al corrente gli ascoltatori della sua playlist preferita. E ha detto: “America! Ci sarà una luce in fondo al tunnel...Certo, ci vorrà molto tempo per tornare a vivere, blablabla. Ci vorrà molto tempo per fidarci ancora gli uni degli altri. E poi non torneremo mai più a vivere come prima”.

Bruce. Caro, grande, stivaluto e imbandanato Bruce... Perché mi vieni a dire quello che già mi ripetono politici, giornalisti, presentatori, sociologi, rapper, veline, dottori, contatti Facebook, vicini, e la mia mamma? Perché vieni da me adesso, cosi', a candeggiarmi il cervello con la stessa Ace con cui lo stanno già centrifugando tutti quanti gli altri? Tu quoque, Bruce?
Sono quasi sicura di aver visto, su uno scaffale alle tue spalle, una ciotolina con il lievito madre... A questo punto lancia una catena di supermercati che rispettino come nessun altro le misure di sicurezza, e chiamali Iuessèilunga.

Lo sai Bruce che Tre, mio marito (quello che è un vero duro come te, quello che avrei lasciato per fuggire con te in meno del tempo che ci metti a dire “Born”), ha commentato: “Eh, Due, guarda che ha 70 anni Bruce Springsteen...Cos’altro doveva dire?”.

Come puoi lasciare che si dica questo di te, Bruce? Col nome che porti, SPRING, ci dovevi pensare tu a trovare una cosa che portasse finalmente una specie di primavera nei nostri cuori- che puo’ anche star scoppiando fuori, ma in noi non ce n’è traccia.

Tu eri quello che cantava “I’m a cool rocking daddy in the USA”, che agganciava le passeggiatrici offrendo loro una delle Torri Gemelle (...) in cambio di un bacio e di un sorriso...Avevamo bisogno di te, Bruce.

 E se proprio non ti viene te lo dico io che cosa potevi dire. Potevi dire: “Ehi ragazzi, alla fine il mondo sarà come avremo le palle di renderlo”. Oppure: “Non perdete di vista che potreste incontrare l’amore della vostra vita COMUNQUE, Cuori Confinari. E quando lo racconterete dopo, sarete sempre i più fighi di tutti”. Cose cosí, Bruce. 

Insomma, nei prossimi giorni dobbiamo aspettarci un simile declino da parte dei nostri eroi. Troveremo Chuck Norris che ridipinge lo steccato e consiglia l'impregnante migliore. Madonna metterà in giro gli ultimi dati sulla resistenza del virus su botox. Angelina Joli ci gratificherà di materiale pedagogico testato sui suoi figli, e probabilmente Tom Jones pubblicherà un tutorial sulla manutenzione del tagliaerba. Luciano Ligabue farà barbecue su Zoom con le rane dei fossi di Correggio, e Forest Withaker televenderà orologi Casio e servizi di argenteria della Casa Bianca (che tanto Trump mangia con le mani). Ci rimane solo Viggo. Ma non posso permettermi di illudermi troppo.

Dovrei smettere qui. Ma come faccio a non pensare alla classe e al coraggio di quelli che sono partiti prima, per evitare di ritrovarsi in mezzo a tutto questo? Ram Dass , Kirk Douglas... ce l'hanno fatta per il rotto del karma, proprio per un pelo. Altri non avranno avuto lo stesso magico tempismo, tuttavia, previdenti, hanno preferito lasciarci con molto anticipo, per stare tranquilli. 

Patrick Swayze. Lui un po’ sarebbe stato tentato di mettere sul suo canale youtube dei corsi di bachanga, e probabilmente lo sapeva.

Johnny Cash. Non esistono due cose più incompatibili di quanto lo siano il mondo sotto il Coronavirus, e lui.

Bud Spencer, che certamente avrebbe deciso per protesta di rimettersi al nuoto agonistico, e avrebbe spaccato il naso di troppi poliziotti che avrebbero cercato di multarlo. Ma uno come lui poteva anche togliersi lo sfizio di restare. “Signor Spencer, ce l’ha l’autodichiarazione?” gli avrebbe chiesto la pula sprovveduta. “Ma certo. Ve la prendo subito” avrebbe tuonato Bud scaricandole addosso uno dei suoi cazzotti fondatori.

Quindi, Bruce, prendi esempio, per l’amor del cielo, esci di li' e trova subito qualcuno da prendere a botte.

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